martedì 7 aprile 2009

Il pilone votivo di san Giobbe










Carissimi concittadini, oggi vi parliamo di un pilone votivo, oggetto un tempo di un grande culto popolare, che a causa della cattiva amministrazione dell’attuale maggioranza, rischia seriamente di scomparire.
Il pilone di cui sopra è posto all’inizio di Strada San Martino e la nostra concittadina Luciana Cavassa ricorda come da bambina scendesse a piedi da San Martino per recarsi a scuola o al cimitero (entrambi collocati a Castiglione Alto) e molto spesso, anche con i suoi amici, portava dei fiori all’edicola del santo. Essa ricorda inoltre come una volta tutte le edicole erano ornate con i fiori freschi.
Questa forma di devozione ebbe fine perché davanti all’edicola venne collocata una cabina dell'Enel. Luciana narra che da allora è come se San Giobb (questo il suo nome in dialetto) non ci fosse, come se non esistesse più; da quel momento (Luciana non ricorda quando avvenne di preciso) non si portarono più fiori alla venerata immagine, effigie del santo “modello di santità e pazienza” (cfr. P. SIMONELLI, voce Giobbe in Biblioteca Sanctorum, VI, Roma 1965, p. 4).
Purtroppo esaminando le foto che qui pubblichiamo si viene presi dallo scoramento. La prima di esse è presa dal lato che si affaccia su strada san Martino, si può facilmente notare come l’intonaco e la pittura siano scrostati. La situazione è molto grave anche nella seconda immagine, illustrante la decorazione pittorica dell’interno del pilone votivo. È gravissimo che la finestrella che dà accesso al suddetto interno sia priva di vetri e di un chiavistello (dotazione che si potrebbe procurare con una modica spesa), chiunque potrebbe danneggiare irrimediabilmente gli affreschi. È assurdo che il sindaco, autrice del libro Il colle del paese antico : viaggio nella storia, nei luoghi e tra le genti di Castiglione Torinese, lasci cadere nel degrado più assoluto le memorie storiche castiglionesi!

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