mercoledì 9 novembre 2011

Continua l'abusivismo edilizio a Castiglione Torinese

Il 4 novembre sull'Albo Pretorio Digitale del nostro Comune è stato inserito un documento intitolato "Elenco dei rapporti comunicati dagli Organi di Polizia riguardanti opere o lotizzazioni abusive ottobre 2011". Vi sono analizzati tre abusi edilizi, di cui ben due sono situati in Strada del Mondino. Considerato che questa via rappresenta uno dei territori più fragili dal punto di vista idro-geologico del nostro paese (in cui si sono verificate numerose frane) sarebbe auspicabile che i controlli al fine di scoprire gli abusi edilizi vi venissero intensificati.







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lunedì 7 novembre 2011

Le foto e i video proposti testimoniano la mancata messa in sicurezza di parti del territorio castiglionese da parte dell'amministrazione comunale.



In questi giorni anche Castiglione è colpita da abbondantissime piogge. 
Molte zone del nostro paese presentano criticità notevolissime dal punto di vista idro-geologico. 
Alcune sono state parzialmente risolte, come possono testimoniare due nostri concittadini che, residenti in Strada del Mondino, avevano scritto l'8 maggio 2010 alla geometra Cereser spiegando come le recenti piogge avessero “prodotto fenomeni di allagamento simili a quelli che si verificarono nel 2002. Allora come oggi i problemi derivano, molto probabilmente, dal mancato incanalamento delle acque piovane dagli scarichi prodotti in fase di costruzione delle nuove abitazioni in Strada del Mondino. Ad esempio, il muro di contenimento che taglia la collina è attraversato da tubi per lo scarico dell'acqua la quale viene dispersa nel prato sottostante e da qui nei terreni sottostanti. Anche la montagna artificiale creata dal terreno di riporto degli scavi ha probabilmente modificato il percorso delle acque piovane, provocando allagamenti in zone nuove”. Non ricevendo risposta scrissero al Sindaco il 26 giugno 2010 al Sindaco esplicando nuovamente la gravissima situazione esistente nella loro zona: in “aggiunta alla quantità di pioggia, è arrivata anche la massa d’acqua proveniente dagli scarichi del nuovo cantiere a monte della nostra proprietà, convogliando a valle fango, sassi e macerie. Contro la casa e il muretto di confine si sono verificati ristagni d’acqua, con danni alle fondamenta e allagamento della cantina, malgrado le consistenti protezioni che in recente passato predisponemmo. La massa di fango ha anche scavalcato il muretto di recinzione, invadendo il giardino. Inoltre si è creato un ristagno d’acqua a monte del confine, con il conseguente scavo di un rio sotterraneo che è emerso in più punti a valle, nel nostro terreno, riversandosi poi nella proprietà vicina e dilavando e infangando tutto sul percorso”. I nostri concittadini giustamente notarono come “in passato non si erano mai verificati episodi simili, malgrado piogge anche più intense e prolungate di quelle verificatesi in questo mese di giugno” perché “esisteva una rete di canali che convogliavano le acque verso scarichi predisposti, e accurata manutenzione dei canali da parte della proprietà del terreno a monte”. Questi canali sono stati “distrutti dalla cementificazione già eseguita e in corso, dai mezzi pesanti usati durante i lavori e durante il disboscamento che è stato effettuato lo scorso autunno. Il disboscamento ha inoltre peggiorato la capacità del terreno di assorbire l’acqua piovana”. I nostri concittadini terminarono la lettera segnalando che “le griglie per lo scolo delle acque lungo la parte bassa di strada del Mondino sono state completamente ricoperte da ghiaia, sassi e macerie. Sono state parzialmente pulite in superficie dai residenti ma restano tuttora non ispezionati i tombini” e richiedendo di conoscere “con un impegno scritto, quali provvedimenti intende prendere l’amministrazione per evitare il ripetersi di tali situazioni”. 
In risposta a questa missiva in luglio venne a fare un sopralluogo la responsabile dell'Ufficio Tecnico, geometra Cereser, con un collaboratore, su incarico del sindaco. Insieme ai nostri concittadini risalirono il versante della collina nei boschi e individuarono alcuni punti ove l'acqua piovana era incanalata in direzione sbagliata. In seguito la geometra Cereser convocò i proprietari dei terreni coinvolti, ingiungendo che venissero compiuti i necessari interventi per incanalare le acque piovane verso le tubazioni di raccolta e convogliamento al rio. Probabilmente qualcosa è stato fatto in quanto le recenti forti piogge hanno visto le acque arrivare nei corretti tubi di convogliamento. Ovviamente ci sono stati ancora allagamenti ma modesti e rapidamente assorbiti. Non si sono più formati laghi dove invece prima si formavano. 
Sarebbe buona norma e regola che simili interventi (insieme alla regolare pulizia dei tombini) fossero eseguiti anche in altre parti del Comune, ma purtroppo così non è. 
Lo vediamo in questi giorni: grazie alle recenti forti piogge alcune strade del paese sono diventate un torrente perché i tombini non scaricano più in quanto otturati da foglie e bastoni, come testimoniato dalle foto e dai video pubblicati nei post precedenti.


Castiglione Torinese: Comune ad elevato rischio idrogeologico.



In un documento (che pubblichiamo), stilato dalla Regione Piemonte, che illustra, tramite una scala di quattro livelli (in cui 1 è il grado minimo e 4 il grado massimo) il rischio di dissesto idrogeologico, il nostro comune occupa il livello 3: "Possibili problemi per l'incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi e l'interruzione delle attività socio-economiche, danni al patrimonio culturale". Purtroppo nulla è stato fatto per la prevenzione di questi rischi.


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Non avete nessun diritto di piangere (articolo di Domenico Finiguerra)


Proponiamo alla letttura dei nostri concittadini un interessante articolo intitolato "Non avete nessun diritto di piangere", scritto da Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano (Comune in provincia di Milano), capofila nella lotta al consumo del territorio, piaga che affligge il nostro Comune. 

Non avete nessun diritto di piangere di Domenico Finiguerra*


Voi che vi riempite la bocca di parole trite e ritrite: “crescita, sviluppo, competitività”. Ripetute come un mantra per nascondere il vuoto delle vostre idee. Dogmi imparati come scolaretti per essere promossi dalle maestrine di Confindustria e dei mercati finanziari. 
Non avete nessun diritto di piangere! Voi che quando siete seduti sulle comode poltrone a Porta a Porta vi lanciate, l’uno contro l’altro le medesime ricette stantie: “Dobbiamo rilanciare le grandi opere, dobbiamo far ripartire l’edilizia, ci vuole un nuovo piano casa, forse anche un nuovo condono”. 
Non avete nessun diritto di piangere! Voi che con il fazzoletto verde nel taschino avete chiesto il voto per difendere la pianura padana da invasioni di ogni genere e poi dagli assessorati comunali, provinciali e regionali avete vomitato sulle campagne padane la vostra porzione di metri cubi di cemento, insieme a tutti gli altri. 
Non avete nessun diritto di piangere! Voi che avete giurato fedeltà alla Costituzione ma poi non ne rispettate l’art. 9: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione”, e approvate piani regolatori che hanno come unico obiettivo quello di svendere il territorio e di fare cassa con gli oneri di urbanizzazione. 
Non avete nessun diritto di piangere! Voi che, con l’arroganza di chi non ha argomenti, denigrate chiunque si opponga alla vostra furia predatoria di saccheggiatori del territorio. Voi che, con il risolino di chi è sicuro del potere che detiene, ridicolizzate tutti i giorni i comitati, gli ambientalisti, le associazioni, i cittadini, che mettono in guardia dai pericoli e dal dissesto idrogeologico creati dalle vostre previsioni edificatorie. 
Non avete nessun diritto di piangere! Voi che siete la concausa delle catastrofi alluvionali, dovute alla sigillatura e all’impermeabilizzazione della terra operate dalle vostre espansioni urbanistiche, dai vostri centri commerciali, dai vostri svincoli autostradali. Voi che avete costruito il vostro consenso grazie alle grandispeculazioni edilizie, ai grandi eventi, alle grandi opere o anche alla sola promessa di realizzarle. 
Non avete nessun diritto di piangere. Nessun diritto di piangere le dieci vittime dell’ennesima alluvione ligure. Né le vittime di tutte le precedenti catastrofi causate anche dalla vostra ideologia. Perché voi, iscritti e dirigenti del Partito del Cemento, siete i veri estremisti di questo paese. 
Siete i veri barbari di questo nostro paese. Siete la vera causa del degrado ambientale, della violenza al paesaggio e dello sprofondamento del paese nel fango. 
No. Non avete nessun diritto di piangere. 
E gli italiani dovrebbero cominciare a fischiarvi e cacciarvi dai funerali. E gli italiani dovrebbero smettere di pregare davanti alle vostre altissime gru, totem di un modello di sviluppo decotto e decadente, che prima di collassare, rischia di annientare i beni comuni di questi Paese, di questo pianeta. 

*sindaco di Cassinetta di Lugagnano e promotore della campagna e del movimento nazionale “Stop al Consumo di Territorio” (www.domenicofiniguerra.it) 




 
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domenica 6 novembre 2011

Due video sugli effetti delle abbondanti piogge cadute in questi giorni.





Il primo di questi due video (girati da un nostro concittadino e pubblicati sul suo profilo facebook) documenta lo stato odierno delle strade fra via Monti e via Mario Caudana, l'acqua non è incanalata quindi giunge a grande velocità a valle, i tombini sono tappati da foglie e bastoni perciç non sono in grado di scaricare.


 

Il secondo mostra lo stato di via Mario Caudana e l'ingente quantitativo d'acqua trasportata dal Rio Maggiore in questi giorni.


 

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Strade allagate a Castiglione

Queste due foto (scattate da un nostro concittadino e pubblicate sul suo profilo facebook) documentano lo stato odierno di alcune strade tra via Mario Caudana e via Monti. L'acqua non è incanalata quindi giunge a grande velocità a valle, i tombini sono tappati da foglie e bastoni perciç non sono in grado di scaricare.








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