lunedì 7 novembre 2011

Le foto e i video proposti testimoniano la mancata messa in sicurezza di parti del territorio castiglionese da parte dell'amministrazione comunale.



In questi giorni anche Castiglione è colpita da abbondantissime piogge. 
Molte zone del nostro paese presentano criticità notevolissime dal punto di vista idro-geologico. 
Alcune sono state parzialmente risolte, come possono testimoniare due nostri concittadini che, residenti in Strada del Mondino, avevano scritto l'8 maggio 2010 alla geometra Cereser spiegando come le recenti piogge avessero “prodotto fenomeni di allagamento simili a quelli che si verificarono nel 2002. Allora come oggi i problemi derivano, molto probabilmente, dal mancato incanalamento delle acque piovane dagli scarichi prodotti in fase di costruzione delle nuove abitazioni in Strada del Mondino. Ad esempio, il muro di contenimento che taglia la collina è attraversato da tubi per lo scarico dell'acqua la quale viene dispersa nel prato sottostante e da qui nei terreni sottostanti. Anche la montagna artificiale creata dal terreno di riporto degli scavi ha probabilmente modificato il percorso delle acque piovane, provocando allagamenti in zone nuove”. Non ricevendo risposta scrissero al Sindaco il 26 giugno 2010 al Sindaco esplicando nuovamente la gravissima situazione esistente nella loro zona: in “aggiunta alla quantità di pioggia, è arrivata anche la massa d’acqua proveniente dagli scarichi del nuovo cantiere a monte della nostra proprietà, convogliando a valle fango, sassi e macerie. Contro la casa e il muretto di confine si sono verificati ristagni d’acqua, con danni alle fondamenta e allagamento della cantina, malgrado le consistenti protezioni che in recente passato predisponemmo. La massa di fango ha anche scavalcato il muretto di recinzione, invadendo il giardino. Inoltre si è creato un ristagno d’acqua a monte del confine, con il conseguente scavo di un rio sotterraneo che è emerso in più punti a valle, nel nostro terreno, riversandosi poi nella proprietà vicina e dilavando e infangando tutto sul percorso”. I nostri concittadini giustamente notarono come “in passato non si erano mai verificati episodi simili, malgrado piogge anche più intense e prolungate di quelle verificatesi in questo mese di giugno” perché “esisteva una rete di canali che convogliavano le acque verso scarichi predisposti, e accurata manutenzione dei canali da parte della proprietà del terreno a monte”. Questi canali sono stati “distrutti dalla cementificazione già eseguita e in corso, dai mezzi pesanti usati durante i lavori e durante il disboscamento che è stato effettuato lo scorso autunno. Il disboscamento ha inoltre peggiorato la capacità del terreno di assorbire l’acqua piovana”. I nostri concittadini terminarono la lettera segnalando che “le griglie per lo scolo delle acque lungo la parte bassa di strada del Mondino sono state completamente ricoperte da ghiaia, sassi e macerie. Sono state parzialmente pulite in superficie dai residenti ma restano tuttora non ispezionati i tombini” e richiedendo di conoscere “con un impegno scritto, quali provvedimenti intende prendere l’amministrazione per evitare il ripetersi di tali situazioni”. 
In risposta a questa missiva in luglio venne a fare un sopralluogo la responsabile dell'Ufficio Tecnico, geometra Cereser, con un collaboratore, su incarico del sindaco. Insieme ai nostri concittadini risalirono il versante della collina nei boschi e individuarono alcuni punti ove l'acqua piovana era incanalata in direzione sbagliata. In seguito la geometra Cereser convocò i proprietari dei terreni coinvolti, ingiungendo che venissero compiuti i necessari interventi per incanalare le acque piovane verso le tubazioni di raccolta e convogliamento al rio. Probabilmente qualcosa è stato fatto in quanto le recenti forti piogge hanno visto le acque arrivare nei corretti tubi di convogliamento. Ovviamente ci sono stati ancora allagamenti ma modesti e rapidamente assorbiti. Non si sono più formati laghi dove invece prima si formavano. 
Sarebbe buona norma e regola che simili interventi (insieme alla regolare pulizia dei tombini) fossero eseguiti anche in altre parti del Comune, ma purtroppo così non è. 
Lo vediamo in questi giorni: grazie alle recenti forti piogge alcune strade del paese sono diventate un torrente perché i tombini non scaricano più in quanto otturati da foglie e bastoni, come testimoniato dalle foto e dai video pubblicati nei post precedenti.


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