L'Arcivescovo Baggiani nella visita pastorale del 14 settembre 1671 decideva di eleggere a parrocchia la comunità di Cordova ottenendo il consenso del Duca.
Una voce, popolare racconta che sulla decisione dell’Arcivescovo influì un curioso incidente. Mentre l’alto prelato si recava da Castiglione a Cordova a dorso di mulo, percorrendo l'unica strada esistente, peggiore di una mulattiera perché ai tratti ghiaiosi si susseguivano tratti di argilla viscida, la bestia slittò gettando l’Arcivescovo lungo e disteso nel fango. Come peraltro succedeva non raramente a qualche cordovese, fortunatamente senza conseguenze di rilievo.
La nuova parrocchia di Cordova cominciò a funzionare il 1° giugno 1672 con l'onere del dovuto omaggio alla parrocchia matrice nella solennità di San Claudio -prima domenica di giugno- e il dovere del prevosto di Castiglione di provvedere il pranzo per il parroco di Cordova e foraggiarne la cavalcatura.
Purtroppo questa chiesa ricca di storia e di testimonianze storico-artistiche (splendido il pulpito barocco) non è accessibile al di fuori dell'orario della santa messa festiva (ore 9:15). Noi di Rinnovamento e Progresso crediamo che le testimonianze storiche del nostro paese devono essere patrimonio di tutti, essere periodicamente aperte e visitabili, con l'ausilio di personale specializzato.
Fate in modo che ciò diventi realtà: il 6 e il 7 giugno votate e fate votare Laura Dusio come sindaco di Castiglione Torinese!
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