La Nuova Periferia (n.3, 21 gennaio 2009, p. 35)
Baldin: «La scelta fatta è solo amministrativa»
CASTIGLIONE (bos) Il rimpasto di Giunta, ufficializzato dai primo cittadino castiglionese Marina Cha Bertinetti non ha fermato le polemiche politiche, che sono sempre molto accese. La scorsa settimana si era fatta sempre più insistente l’ipotesi della sfiducia ai due presidenti di Commissione, Francesco Baldin (Ambiente e Verde Pubblico), e Franco Penti (Urbanistica), che hanno scelto di seguire l’ormai ex vice sindaco Terenzio Laureri e di uscire dal gruppo di maggioranza, creandone uno nuovo, denominato «Castiglione 2009». Nell’ambito del dibattito che si era creato, il capogruppo di An - verso il PdL, Massimiliano Motta, aveva spiegato che l’unico modo per sfiduciare i due presidenti sarebbe quello di presentare una mozione di sfiducia.
La replica di uno dei diretti interessati, Francesco Baldin, non si fa attendere: «Le Commissioni - sottolinea Baldin - sono espresse dal Consiglio comunale. E’ lui che eventualmente deve sfiduciarci. lo non tranquillo, anche perché le Commissioni non hanno un grande ruolo politico ma servono soltanto per analizzare dei progetti che la giunta intende poi portare in Consiglio comunale». Prosegue ancora Baldin: «La scelta che ho fatto, di lasciare il gruppo di maggioranza e costituire il nuovo gruppo consiliare con l’ex vice sindaco Laureri; Franco Penti e Maurizio Golzio è stata dovuta soltanto a motivi di carattere amministrativo, e non politico. Se qualcuno, come è successo nelle ultime settimane, ci ha etichettato con qualche bandiera di partito, dunque, si è sbagliato di grosso. Forse ha voluto trarre conclusioni sbagliate perché mi ha visto firmare il referendum per il lodo Alfano, ma io ritengo che al di là della destra e della sinistra, tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge».
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