giovedì 15 gennaio 2009

Rassegna stampa del 14 gennaio 2009

La Nuova Voce (anno 11, n.2, 14 gennaio 2009, p. 27)

POLITICA Il centro destra confronta le proprie idee con il sindaco

Bertinetti e Motta più vicini

Alessandro Tremoloso


Finiscono le feste, si diradano le nebbie e la politica castiglionese si guarda intorno. Lo scompiglio generato dalla bomba-Laureri coinvolge ancora tutti i gruppi consiliari. I politici sono impegnati a
capire quali siano le posizioni altrui e quali linee politiche seguiranno maggioranza e fuoriusciti.
In un’intervista rilasciata al nostro settimanale qualche settimana fa Terenzio Laureri aveva etichettato il sindaco Bertinetti come il “il più grave errore commesso”. Dopo quella dichiarazione il vicesindaco castiglionese era stato cacciato dalla maggioranza e aveva fondato il nuovo gruppo consiliare “Castiglione 2009”, nel quale sono approdati l’assessore allo sport Maurizio Golzio ed i consiglieri Penti e Baldin. L’ex numero due dell’Amministrazione è ancora in vacanza in Etiopia, nel frattempo si sprecano i contatti e gli sconti tra i gruppi politici. il centro-destra castiglionese cerca di ricomporsi dopo la deflagrazione della maggioranza, ma le nebbie non sembrano essersi assottigliate abbastanza. Dopo l’acceso scontro che aveva visto Gambarino delegittimare Stradella, che non era più riconosciuto quale rappesentante di Forza Italia a Castiglione, non si è più capito chi rappresenti il partito fondato da Berlusconi e questo impedisce di fatto di valutare gli
equilibri e le possibili evoluzioni della situazione.

Alleanza nazionale incontra il sindaco

Il capogruppo di AN verso il PdL Massimiliano Motta ha incontrato lunedì scorso il sindaco Bertinetti. “Ci siamo voluti chiarire sul fatto che non ci sia stata alcuna cooptazione del primo cittadino nei miei con fronti come Laureri voleva insinuare Se l’ex vicesindaco dopo tanti anni di politica ancora non conosce il significato del termine appoggio esterno conviene che si vada a rivedere l’a-b-c della politica! - esordisce Motta uscendo dal municipio castiglionese - abbiamo confrontato alcune idee e nei prossimi mesi valuteremo la possibilità di un cammino politico comune”. Insomma non molto per il momento, ma in un’ora filata di colloquio ci sarà sicuramente stato il tempo di parlare di molte cose. Riservatezza è la parola d’ordine in questa fase delicata per la maggioranza. Ma Massimilano Motta non si ferma e attacca: “questo nuovo gruppo che si è venuto a formare mi pare alquanto stravagante - ci ha detto - esce da una maggioranza nella quale deteneva gli assessorati più importanti senza spiegare quali siano le divergenze con una giunta che per 2/5 era formata da loro stessi. Quali saranno le loro posizioni in consiglio comunale? Hanno detto di voler essere costruttivi, ma è cosa ben difficile dopo le dichiarazioni dell’ex vicesindo.co. Un anno fa c’erano stati dei contatti tra me e Laureri, che aveva sottolineato come la popolazione non avrebbe capito un segnale di divergenza sotto bilancio. I percorsi di AN e del vicesindaco si sono quindi allontanati, ma ricordando quell’affermazione mi riesce difficile comprendere l’atteggiamento politico tenuto in queste settimane”.

Forza Italia non si schiera, ma quali sono i suoi rappresentanti?

Il responsabile provinciale Piero Gambarino ha preferito non commentare la situazione venutasi a
creare a Castiglione. “Devo ancora sentire delle persone ed i rappresentanti del partito sul territorio”, ci ha detto. Ma chi sono i portavoce ufficiali di Forza Italia a Castiglione? Non si sa: “al momento opportuno si presenteranno” taglia corto Gambarino. Quello che in molti nel centrodestra castiglionese si chiedono è dove siano nascosti questi fantomatici rappresentanti. Che siano i fuoriusciti laureriani?

Politica

MINORANZA

Il nuovo scenario dopo l'esclusione di Laureri: saranno in 7 contro 10


il colpo di scena nella politica castiglionese ha sortito il suo effetto, lasciando il pubblico esterrefatto almeno quanto gli attori non protagonisti. La domanda che impazza in più di una testa è il classico “perché?”. Come si spiega la fuga di Laureri da una maggioranza solida come quella del grppo “Per un futuro insieme”? Il motivo potrebbe non essere difficile da trovare come ci si potrebbe immaginare in un primo momento. Il divorzio dalla Bertinetti era da tempo nell’aria: Laureri l’aveva annunciato in un’intervista raccolta dal nostro settimanale ad ottobre. “Sono sicuro che l’attuale sindaco verrà riconfermato e io mi vedo a fare opposizione, sogno di scrivere interrogazioni e mozioni sui banchi della minoranza”. La motivazione appare quanto mai semplice, vista l’imminenza delle elezioni amministrative. Il sindaco Bertinetti pare infatti pronta a ricandidarsi e questo sembra non essere andato giù a Laureri, che per altro aveva sostenuto la sua candidatura, non potendosi presentare in prima persona per correre alle votazioni del 2004. Da qui l’esternazione - rilasciata anch’essa al nostro giornale - con la quale additava il primo cittadino quale “il più grave errore della sua vita pubblica”. Da qui la volontà di allontanarsi per potersi candidare nuovamente sindaco, con il rischio - già calcolato - di finire in minoranza. Differenze nei programmi ce ne saranno sicuramente, ma sembra più facile che siano quelli dei bertinettiani a cambiare.

Il consiglio comunale

Allo stato attuale il consiglio comunale castiglionese vede la maggioranza guidata dal Sindaco Bertinetti composta da 8 elementi (Marica Benedetto, Paolo Gribaldo, Valter Lovera, Pierluigi Massimini, Giannina Narduzzo, Dario Montini, Paolo Zaramella ed il Sindaco stesso). Appoggia la coalizione il gruppo di AN verso il PdL, che con il solo Massimiliano Motta è comunque in grado di assicurare la maggioranza dei voti. Anche Dario Cavassa spalleggerà la giunta e questo porta il conto di maggioranza a 10. Rimane saldo all’opposizione il gruppo di Rinnovamento e Progresso che conta 3 consiglieri (Laura Dusio, Silvia Dall’oca e Luciano Ferrua). Il neonato gruppo “Castiglione 2009” si compone dl 4 elementi (Francesco Baldin, Terenzio Laureri, Maurizio Golzio e Franco Penti). La minoranza può dunque contare su 7 elementi. Per quanto riguarda le commissioni consiliari due sono di fatto in mano alla neo-minoranza, con la commissione edilizia presieduta da Francesco Baldin e la commissione ambiente, il cui presidente è Franco Penti. La guida delle due commissioni potrà cambiare solo per volere della commissione stessa e si attendono dunque le convocazioni.

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