giovedì 22 gennaio 2009

Rassegna stampa del 21 gennaio 2009

La Nuova Periferia (n.3, 21 gennaio 2009, p. 35)

IL CASO  A Cordova, un gruppo di residenti è preoccupato per l’aumento notevole delle case

«La collina deve essere tutelata»

La protesta: Un tempo c’erano anche delle belle passeggiate ecotogiche in mezzo al verde

I residenti: «Molti hanno scelto di venire a vivere qui per le splendide colline che il territorio offre»



CASTIGLIONE (bos) «Bisogna salvaguardare la nostra collina». E’ la richiesta di un gruppo di residenti di Cordova. «Molti di noi - sostiene Doriana Bertino - hanno scelto di venire in quésta borgata di Castiglione per lo splendido paesaggio collinare che, fino a qualche anno fa la contraddistingueva. Ora, purtroppo, non è più così, anche perché sono aumentate in maniera davvero sconsiderata, le case nuove. Chi è venuto a vivere qui lo ha fatto anche rinunciando in maniera volontaria ad alcuni benefici del progresso. Cordova aveva delle passeggiate ecologiche molto belle. Ora, la fauna e la flora che c’era un tempo non vi sono più ».
Olga Varetto, ex consigliere comunale, la butta più in ambito politico: «Ricordo, a metà degli anni Novanta, di avere fatto grandi battaglie sul Piano regolatore, in Consiglio comunale, contro la scelta, fatta dal Comune, di permettere la costruzione di molte nuove abitazioni in questa frazione. E’ stato, di fatto, deturpato il paesaggio collinare. Personalmente, non sono contro le nuove costruzioni, ma ci vogliono dei limiti». Sulla stessa linea di pensiero anche Cesare Trovato: «Non è ammissibile che venga snaturata la collina. Si crea un’immagine brutta della nostra frazione, che è il contrario di quello che tutta la Comunità di Cordova vuole».

Sottolineano ancora Maria Lisa e Lidia Zanchin: «Dallo scorso mese di agosto abbiamo avuto molti disagi. Ci sono state molte piogge ed anche forti ed in ogni occasione abbiamo visto la collina cedere ed il fango arrivarci fino in cortile. La collina torinese era un’isola felice. Ora, non è più così». Roberto Trivero evidenzia anche l’opportunità di migliorare la situazione dell’illuminazione: «E’ fatta in modo sbagliato e ci sono ancora dei fili volanti. Non si è provveduto ad eliminare i pali inutilizzati, che stanno marcendo e quindi, sono pericolosi». Conclude Paola Del Mastro: «Abito a Tetti Francesi ma appoggio questa proposta La nostra collina è bella e deve essere tutelata».

Alessandro Bocchi


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